Ristrutturazione del debito tramite accesso a procedure concorsuali (Concordato preventivo in continuità)

Problema

Azienda di medie dimensioni (80 milioni di volume d’affari) con buona redditività, di proprietà familiare, che nel giro di pochi anni affronta un piano di sviluppo internazionale attraverso una politica di crescita esterna attraverso acquisizioni in serie di altre aziende dello stesso settore.

Il piano di sviluppo non viene supportato né dagli azionisti (con mezzi propri) né dal ricorso ad apposite linee di credito a medio/lungo termine. Tutto lo sforzo finanziario viene scaricato sulle linee di ‘autoliquidante’ della casa madre. Ovviamente quest’ultima non può reggere né economicamente né patrimonialmente questo enorme peso e cominciano così i problemi, che gradualmente portano la società madre a una situazione di grave crisi economica e finanziaria.

Soluzione

La Proprietà, dopo aver fatto ricorso a vari di professionisti esterni per esaminare i più svariati tipi d’intervento, chiama Contract Manager s.r.l. per valutare le possibilità di risanamento del Gruppo. Un contract manager viene inserito nella casa madre, col ruolo di CRO (Chief Restructuring Officer), con l’obiettivo di definire la strategia di salvataggio della parte sana del Gruppo stesso e fare da interfaccia tra i vari Advisors coinvolti e l’Amministratore Delegato della società, oltre che col personale dell’area amministrazione e finanza.

Tale strategia viene focalizzata sui seguenti obiettivi:

  • a. Viste le condizioni economiche delle varie aziende del Gruppo, vengono innanzitutto definite le società economicamente sane per le quali si deve garantire la sopravvivenza;
  • b. Definito il nuovo perimetro economicamente sostenibile del Gruppo, viene individuato un mezzo di ristrutturazione dell’abnorme indebitamento aziendale per ricondurlo a una situazione compatibile con la sopravvivenza delle aziende oggettivamente sane sul piano economico. Il nostro contract manager rivede completamente le varie proposte formulate da Advisor finanziari e legali, riesamina i conti economici e patrimoniali delle varie aziende e le relative interrelazioni e perviene a definire un piano d’intervento organico da far gestire, in comune accordo, alle varie società e far condividere ai vari Advisor, ognuno per la sua parte di specifica competenza. Tale attività è svolta in circa tre mesi di tempo.

In pratica la risoluzione del problema viene così impostata:

  • 1. Alcune aziende, prive di qualunque prospettiva di vita economicamente sostenibile, sono messe in liquidazione e avviate sulla strada di un concordato fallimentare;
  • 2. Altre aziende, non strettamente ‘core’ con l’attività della casa madre, sono messe in vendita al fine di recuperare liquidità;
  • 3. La casa madre, al fine di superare il periodo di illiquidità cui è confrontata ed evitare azioni pregiudizievoli dei creditori, fa domanda di concordato preventivo in continuità.

Il Chief Restructuring Officer del team Contract Manager sovrintende alle varie fasi dei singoli passaggi sopra definiti, in modo da garantire la coerenza delle singole azioni con il piano generale sopra delineato.

La finalizzazione degli sforzi interni (struttura aziendale) ed esterni (advisor vari), assicurata dalla funzione del CRO, hanno portato al risultato, tutt’altro che scontato, dell’omologa del concordato preventivo. Tale omologa ha comportato il ridimensionamento dell’indebitamento aziendale e consentito la ripartenza del ‘core business’ su basi economicamente sane.