In particolari momenti aziendali che hanno a che fare con il cambiamento e la trasformazione, è necessario avere l’aiuto da parte di professionisti esperti, in grado di fornire stabilità attraverso competenze specialistiche che l’azienda stessa non ha al suo interno.
Il Temporary management si configura quindi come uno strumento manageriale che qualsiasi azienda ha a disposizione per implementare il cambiamento nell’immediato.
In questo articolo vedremo quando usare il Temporary Management in modo da chiarire le idee a chi in questo momento sta pensando a una soluzione a un quesito aziendale importante.
Va detto subito che l’utilizzo del manager a tempo non è destinato solo alle grandi aziende, di per sé propense a gestire molti progetti con l’aiuto di esperti esterni, ma anche alle medie e alle piccole aziende (con fatturati fino ai 10 Milioni di euro). Di seguito approfondiremo alcuni dei motivi più ricorrenti in cui si prefigura il servizio del Temporary Manager.
Indice – Tavola dei contenuti:
· Vuoti manageriali – casi di copertura di ruoli particolarmente importanti
· Gestione e implementazione di progetti aziendali
· Interventi mirati per risolvere crisi aziendali
· Acquisizione di particolari competenze da divulgare in azienda in breve tempo
· Passaggio generazionale
· Conclusioni finali
Vuoti manageriali – casi di copertura di ruoli particolarmente importanti
Questa casistica si rifà agli albori di Contract Manager s.r.l. nata a fine anni ’80 proprio per ricoprire temporaneamente ruoli aziendali improvvisamente venuti a mancare. Da allora il Temporary Management si è evoluto molto e ha cambiato la natura del suo servizio alle aziende. Molte società utilizzano il TM (Temporary Management) comunque per coprire vuoti aziendali, servizio che viene erogato anche da altro genere di professionisti come gli head hunter, le società di consulenza aziendale, le cooperative di manager e altri ancora.
Quando ci si rivolge alla società di Contract Management si cercano soluzioni differenti da quelle che possono essere svolte da altri attori del mercato. Non si tratta di un’attività di selezione della risorsa aziendale particolarmente capace, ma di un vero processo che si attiva per risolvere il problema aziendale.
Quando la mancanza in azienda coincide con la necessità di avere un manager a tempo che assicuri la continuità aziendale, allora il TM interviene con caratteristiche proprie, dove la velocità è l’elemento cruciale. Ma c’è di più.
Il manager a tempo indicato da una società di TM fa parte di un team, e viene destinato a un incarico preciso, dopo una fase di check-up dell’azienda. Lo stesso manager individuato viene scelto per qualità non solo professionali ma anche personali. L’incarico svolto viene supervisionato costantemente, e nel caso, anche supportato.
Quest’ultimo punto è fondamentale per capire la natura del manager temporaneo che fa parte del team della società di temporary management. L’incaricato risponde direttamente, per gli obiettivi prefissati, alla società di TM che si impegna, oltre che per monitorare, anche per assistere il manager attraverso attività e altri professionisti che potrebbero aiutarlo a fornire la prestazione manageriale. Si evidenzia quindi una sostanziale differenza nella responsabilità dell’intervento che verte su chi fornisce il servizio.
Il ruolo temporaneamente da ricoprire ha lo scopo di dare continuità nell’operatività aziendale, ed eventualmente di formare il sostituto individuato in azienda ma non ancora capace di svolgere quel preciso incarico.
Gestione e implementazione di progetti aziendali
Ci si rivolge al TM quando sorge la necessità di seguire con successo problematiche difficili in breve periodo. Sono i progetti strategici per l’azienda che richiedono competenze professionali molto elevate, non presenti in azienda, ma non solo.
Il manager a tempo in pratica si misura sulla sua capacità di svolgere un incarico e arrivare all’obiettivo in un tempo minimo. La variabile tempo assume un’importanza notevole e guida le scelte del manager.
Le aziende che sono cresciute in fretta spesso si trovano di fronte a un bivio: presidiare determinati progetti e renderli essi stessi la loro bandiera, per rimanere al livello raggiunto rapidamente, oppure affrontare la fase di contrazione della domanda dovuta alla risposta inevitabile della concorrenza.
In altri casi si tratta di progetti particolari che riguardano aspetti che sono diventati chiave per rimanere nel mercato come ad esempio la revisione dei processi logistici, puoi trovare questo caso gestito cliccando qui.
L’incarico riguarda quindi il progetto che attraverso il necessario check-up iniziale, individua gli obiettivi specifici e quantificati da raggiungere.
Interventi mirati per risolvere crisi aziendali
Il risanamento delle imprese in crisi è spesso collegato all’argomento del manager a tempo. La domanda che il board dell’azienda si pone è vitale e stringente. Riguarda il futuro immediato dell’azienda che deve trovare risposte rapide che possono riguardare diversi temi congiuntamente.
Tipicamente il risanamento riguarda il risanamento finanziario, la riduzione dei costi, oppure l’incremento deciso dei livelli di produttività. In taluni casi la salvezza deriva dalla capacità di aprire nuovi mercati o ancora lanciare una potente campagna commerciale. Sono casi pratici che rientrano nei desideri di chi vuole dare una risposta accelerata alla crisi perdurante.
Il TM si rivela perfetto per queste situazioni poiché dietro al manager incaricato c’è una rete di altri manager che sono in grado di colpire punti specifici in un modo che risulterebbe impossibile fare all’interno dell’azienda per mancanza di risorse umane specializzate.
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Acquisizione di particolari competenze da divulgare in azienda in breve tempo
In questa particolare situazione ci si trova quando si affrontano nuovi progetti da gestire in stretto collegamento con un manager interno o un’intera squadra dedicata. Potrebbe trattarsi di un obiettivo specifico, oppure secondario.
Il coaching applicato da un manager a tempo deriva dalla sua modalità di esecuzione dell’incarico. Le risorse e competenze che mette a disposizione rimangono in azienda per effetto della formazione sul campo.
Il manager temporaneo svolge il suo incarico nel più breve tempo possibile, e questo coincide con il momento in cui le sue competenze sono passate a un permanent manager che sarà in grado di continuare in autonomia la sua opera.
Il coaching quindi viene svolto come modalità di esecuzione dell’incarico acquisito, e per essere parte degli obiettivi prefissati deve essere chiarito nella formulazione di intervento.
Passaggio generazionale
È un classico in cui, specie in Italia, ci si ritrova. L’imprenditore molto capace che ha sviluppato la sua azienda con uno stile proprio, per così dire “a vista”, si ritrova a voler passare il testimone al figlio o alla figlia, il/la quale potrebbe non avere il bagaglio delle competenze necessarie per gestire in continuità l’azienda.
La domanda alla quale la società di TM deve rispondere è la seguente: come sviluppare e strutturare in maniera adeguata le competenze del figlio? I percorsi seguiti possono essere molteplici e il manager temporaneo si inserisce come tutor scrupoloso.
Se vuoi approfondire anche questa tematica puoi leggere il caso affrontato e risolto cliccando qui.
Conclusioni
Rispetto al tema “quando usare il Temporary Management”, si sono affrontati alcuni casi specifici, ciò non toglie che le aziende affrontino tematiche anche diverse, ma in tutte si riscontrano alcuni tratti comuni che consistono nell’urgenza, nella complessità e nella difficoltà del problema.
Sono i casi in cui l’azienda da sé fa fatica a rispondere e si trova in un’area ad alto tasso di insuccesso. Il manager a tempo rappresenta quindi una discontinuità, ed è ciò di cui c’è bisogno.
Angelo Vergani
Contract Manager – Milano