Nell’ambito del Forum Autunno 2023 “INCONTRIAMO L’ECCELLENZA DEL MANAGEMENT IN ITALIA”, promosso da Contract Manager, si è tenuto l’incontro con Mario Paterlini – CEO del Gruppo SAPIO – sul tema “Il leader 4.0 e la creazione di un forte spirito di squadra: il Caso SAPIO”.
Dalla giornata con Mario Paterlini sono scaturite una serie di riflessioni importanti, proprio grazie alla sua capacità di coniugare i propri successi professionali con la sua storia personale. Non è scontato, che un leader condivida le proprie difficoltà, presentandole come momenti fortemente formativi.
Sappiamo tutti che esistono differenti tipologie di leadership, a volte significativamente diverse le une dalle altre, ma che possono essere utili in differenti fasi della vita di un’azienda.
Tuttavia, resta una domanda di fondo: Leader si nasce o si diventa?
Cerchiamo di analizzare il quesito alla luce degli stimoli nati dall’incontro con Mario Paterlini.
Cultura internazionale
Grazie all’esperienza internazionale personale (francese, nato da benestanti genitori italiani emigrati) e professionale (responsabilità in aziende francesi, americane ed italiane), è emerso un distillato di indicazioni per la formazione del leader:
- Cultura francese: concetto di élite e di squadra
- Cultura americana: performance e fiducia in sé/niente scuse
- Cultura italiana: imprenditorialità ed umanità
Nella formazione del leader, la sintesi di questi elementi poggia sul principio di internazionalizzazione, intesa come apertura alle diversità. Il leader ha l’obbligo di capire gli altri, senza che questo sia poi d’intralcio nel prendere decisioni e, soprattutto, nell’attuarle.
In business complessi e dinamici, come quelli attuali, gestire la diversità è un’esigenza fondamentale, ma è possibile farlo solo se ci si è preparati nel corso della propria formazione personale e professionale.
Realizzazione degli obiettivi
Siamo al cuore del messaggio di Mario Paterlini.
L’insieme dei valori di cui un leader si fa interprete deve essere coltivato con un continuo “allenamento di squadra”, tramite regole condivise da tutto il gruppo; è l’abitudine a lavorare insieme che porta alla “execution” della strategia aziendale. Tutti accettano che la capacità di “team building” debba essere parte indispensabile della formazione di un leader, ma, come sempre, non basta enunciare ciò che è necessario: bisogna prepararsi nel tempo a realizzarlo con esperienze dirette.
Alla fine, il principio magico dell’azione di un leader è sempre la valutazione dell’execution del progetto aziendale, che non vuol dire solo risultati economici, ma anche aver costruito una realtà, che tenda al bene comune tra impresa e società.
Proiezione nel futuro
Passiamo alla proiezione nel futuro: quali sono le caratteristiche del Leader 4.0?
Conoscere e studiare le best practices esistenti è fondamentale, ma non sufficiente. Proiettandosi ai margini della propria comfort zone, occorre sperimentare le next practices, ovvero quelle relative ai nuovi scenari. Da qui, la necessità per il leader di sperimentare, assumendosene la responsabilità.
Ecco il secondo elemento caratteristico: per sperimentare, il leader deve avere una squadra coesa, all’interno della quale vi è innanzitutto condivisione ed una stima personale reciproca. Una squadra così non nasce da sola, è compito del leader crearla, affiancando le regole ai valori.
Questa è la vera chiave del successo dell’azienda nel lungo periodo: lavorare per obiettivi e non solo in base al tempo, creando altri leader, senza soffocarne le iniziative.
Diventare Leader
A questo punto, siamo arrivati alla risposta relativa alla nostra domanda iniziale: Leader si nasce o si diventa?
Nessuno può negare l’importanza dei “talenti” – che ognuno di noi possiede – e la necessità di valorizzarli, ma leader si diventa con un indispensabile percorso esperienziale e formativo, che abbiamo tracciato nei tre punti precedenti:
- cultura internazionale
- tensione al raggiungimento degli obiettivi
- proiezione nel futuro
Per diventare un futuro leader bisogna seguire con impegno e determinazione questa strada di sviluppo.
Michele Vitiello
Senior Manager
Contract Manager s.r.l.