Manager freelance: chi sono e chi li usa

In un momento in cui le aziende si devono modificare per sopravvivere e vincere le sfide in un mondo dove la concorrenza non è più così facilmente individuabile, servono competenze di elevato livello, in grado di traghettare il cambiamento.

Si parla di manager freelance intendendoli troppo genericamente come manager a tempo, ma la distinzione tra i diversi profili è notevole, come lo sono potenzialmente anche i risultati che a questi professionisti si chiedono.

L’azienda che ha accertato la necessità di doversi rivolgere all’esterno per risolvere un problema importante ha di fronte due possibilità. Nel primo caso contatta una società specializzata in soluzioni di temporary management, nel secondo può scegliere un libero professionista, il cosiddetto manager freelance.

Indice – Tavola dei contenuti:

·         Quando è utile rivolgersi al temporary manager e quando al manager freelance

·         I fattori differenzianti che guidano la scelta

·         Alcuni cenni sulle differenze contrattuali

·         Conclusioni finali

 

Quando è utile rivolgersi al temporary manager

 

Non si può a priori definire la soluzione ideale per cui risulti facile dirimere la scelta tra i due profili citati, ma si può comunque tracciare una linea di confine.

Un Amministratore Delegato, oppure un Direttore Generale, o ancora un HR manager che sta pensando a un aiuto esterno all’azienda si rivolge all’uno o all’altro avendo ben chiaro in mente che si tratta di due livelli di servizio differenti.

La società di Contract management offre una soluzione di qualità e fornisce garanzie solide, dovute al modo di affrontare il quesito che l’azienda ha posto. Ciò che conta è circoscrivere in maniera dettagliata l’obiettivo da raggiungere e fornire la soluzione manageriale più adatta, creando tutte le condizioni necessarie affinché l’intervento manageriale porti i risultati attesi.

Per capirci, e quindi marcare quella linea di confine di cui si parlava poc’anzi, basti pensare che se il temporary manager dovesse incontrare particolari difficoltà, Contract Manager potrà supportarlo attraverso un affiancamento oppure in casi estremi e molto rari potrà addirittura sostituirlo.

Risulta quindi evidente che ci si rivolge a una società specializzata quando il problema da affrontare è difficile e complesso e si ha un tempo ridotto per risolverlo.

Il libero professionista, invece, interviene in situazioni cosiddette più leggere; come nel caso di un incarico generico che riguarda una determinata area non sufficientemente performante.

Il rapporto tra il manager free lance e l’azienda è diretto e avviene per passa parola. Ci sono ovviamente minori garanzie offerte dal tipo di commitment, poiché il manager prescelto potrebbe abbandonare il progetto oppure dedicarsi con un impegno non continuativo e profuso.

Questa demarcazione, che appare netta, non è così nei fatti, per cui continuiamo a cercare altre differenze con l’obiettivo di chiarire in profondità il differente approccio.

 

I fattori differenzianti che guidano la scelta

 

Alla luce di quanto detto sopra, c’è da chiedersi perché preferire un manager freelance a un temporary manager facente parte di una società di temporary management specializzata? È sufficiente parlare di soluzioni leggere e a progetto per attivare l’una o l’altra scelta?

Ci sono altri due fattori concomitanti, che entrano in gioco quando bisogna decidere quale tipo di aiuto esterno attivare. Il primo riguarda il budget a disposizione, o che comunque si è disposti a investire.

La soluzione del manager freelance non può che costare meno, in virtù di un servizio diverso e più soft. In secondo luogo, c’è una questione di mentalità imprenditoriale o manageriale che non vede di buon occhio affidarsi in toto a un esperto al quale consegnare le chiavi del business.

Questo secondo fattore è forse più importante del primo, che nella realtà dei fatti quasi non sussiste poiché le società di temporary management possono intervenire per situazioni per così dire leggere, ritagliate su piccole realtà, mantenendo lo schema professionale che le contraddistingue.

Volendo spingere il ragionamento all’estremo, un’azienda in talune situazioni, per una questione di mentalità imprenditoriale, potrebbe preferire una soluzione più fai da te, a una più specialistica.

 

Alcuni cenni sulle differenze contrattuali

 

Per completezza trattiamo anche l’aspetto delle distinzioni contrattuali salienti. Il manager freelance entra a far parte di un’azienda attraverso un rapporto diretto che può essere circoscritto a un rapporto di lavoro autonomo oppure subordinato a tempo.

Nel primo caso si tratta di un contratto con partita IVA. Nel secondo caso invece si parla di un contratto di assunzione a termine con una motivazione ad hoc.

Affidarsi a una società specializzata in temporary management, comporta un rapporto a tre soggetti differenti. Il rapporto contrattuale è tra la società che offre il servizio e l’azienda cliente. Il rapporto che lega il manager a tempo alla società di temporary manager sarà un contratto d’opera.

Esiste però un’altra modalità, definita doppia, in cui l’azienda cliente gestisce il rapporto con la società di temporary e in maniera separata con il manager a tempo. Questa soluzione comporta che i due costi siano separati. Non si può dire che una soluzione sia preferibile all’altra.

Rispetto all’esigenza di trovare una soluzione a un problema aziendale, l’aspetto contrattuale è comunque marginale.

 

Conclusioni

 

Abbiamo visto che si tratta di due servizi fondamentalmente diversi. Due servizi che sicuramente hanno costi diversi ma anche contratti e garanzie diverse.

Certo va sottolineato che il manager freelance è solo. Nel bene o nel male la società che lo ingaggia deve aver staff designato per l’attività di ricerca e selezione e deve avere il tempo necessario per svolgere la ricerca o potrebbe avvalersi di società di executive search per individuare il manager freelance.

Il servizio di temporary management offerto da una società specializzata mette a disposizione un team composto da un manager a tempo e da un shadow manager che lo supporta e che interagisce col cliente. Il contratto è con la società di temporary.

Il manager operativo non opera quindi da solo e potrebbe essere integrato dallo shadow manager sul piano delle competenze. Come abbiamo visto sopra il manager temporary in caso di problemi potrebbe essere sostituito in tempi brevissimi senza aggiunta di costi.

Angelo Vergani
Contract Manager – Milano